LAVORAZIONE DEL CAFFE’: IL METODO NATURALE

Lavorazione del caffè: metodo naturale

Tipologia, luogo di provenienza, processo produttivo ma anche metodo di lavorazione in piantagione. Sono numerosi i fattori che determinano il gusto del caffè come lo assaporiamo in tazzina.

Sapevi ad esempio che il gusto del caffè cambia a seconda di come viene lavorato? Ebbene sì. La lavorazione del caffè è una delle fasi fondamentali della filiera e può influire sulla qualità del prodotto finito. Inoltre, la scelta del metodo può variare molto il profilo sensoriale del caffè.

Il metodo naturale, denominato anche metodo a secco, è il metodo più antico di lavorazione del caffè ed è molto utilizzato in paesi dal clima asciutto. Consiste nell’esporre al sole, su larghe aie o letti rialzati “African beds”, le drupe (ossia i frutti del caffè al cui interno sono custoditi i chicchi), attentamente selezionate al giusto punto di maturazione.

Le drupe al sole sono continuamente ruotate e mescolate per garantire un’asciugatura omogenea ed evitare fermentazioni indesiderate. La fase di asciugatura è piuttosto lunga, dalle 3 alle 4 settimane.

Giunti al corretto livello di umidità, le drupe essiccate sono fatte passare attraverso particolari macchine sgusciatrici che separano i chicchi di caffè dagli altri strati del frutto. Infine, i chicchi sono setacciati in particolari crivelli che ne determinano la classificazione per grossezza.

I caffè lavorati secondo il metodo naturale detengono un minore tenore di acidità e un corpo più denso rispetto ai caffè lavati.